Meglio laserterapia o tecarterapia?

Laser o tecar? Ecco cosa meglio: caratteristiche e differenze di laserterapia o tecarterapia

Eccoci a una domanda fondamentale….

Sono entrambi strumenti antinfiammatori e antidolorifici, che aumentano l’ossigenazione dei tessuti e la circolazione linfatica favorendo sgonfiamento e una più rapida guarigione. Ma è meglio laserterapia o tecarterapia? Sia laser che tecar sono strumenti imprescindibili per un fisioterapista alle prese con traumi, lesioni o condizioni che necessitano di cure elettromedicali a base di calore. Laserterapia o tecarterapia si trovano spesso all’interno di programmi di cura dove il paziente necessita di favorire la circolazione per accelerare il processo di guarigione di generale. Tuttavia, ci sono differenze specifiche tra le tue terapie e che dunque stabiliscono se è meglio una laserterapia o una tecarterapia. Vediamole insieme!

meglio laserterapia o tecarterapia

Laserterapia o tecarterapia: caratteristiche e differenze

Sia laserterapia che tecarterapia hanno lo scopo di favorire la guarigione e alleviare il dolore, tuttavia operando attraverso meccanismi diversi. In breve: la laserterapia è più localizzata e si basa sull’uso di luce laser a bassa intensità per stimolare le cellule; la tecarterapia, d’altro canto, è più estesa, utilizza correnti ad alta frequenza per generare calore controllato e migliorare la circolazione. Ma proviamo ad approfondire questi due strumenti.

Il laser

Nel dettaglio, la laserterapia utilizza luce laser a bassa intensità per stimolare i tessuti biologici e promuovere il processo di guarigione. Questa luce è generalmente non termica, il che significa che non crea un significativo aumento di temperatura nei tessuti trattati. La luce laser penetra nei tessuti e interagisce con le cellule, stimolando la produzione di ATP (adenosina trifosfato) nelle cellule, che è fondamentale per il metabolismo cellulare e la guarigione. La laserterapia è spesso utilizzata per ridurre il dolore, l’infiammazione e accelerare il processo di recupero in lesioni muscolari, tendinee o articolari.

La tecar

Diversamente, la tecarterapia, conosciuta anche come diatermia capacitiva e resistiva, utilizza correnti ad alta frequenza per riscaldare i tessuti profondi del corpo. Queste correnti possono essere applicate in due modalità: capacitiva e resistiva. La modalità capacitiva agisce sui tessuti superficiali, mentre la modalità resistiva penetra più in profondità nei tessuti. La tecarterapia induce un riscaldamento controllato dei tessuti, che può avere diversi effetti benefici. Questi includono l’aumento della circolazione sanguigna, il miglioramento dell’ossigenazione dei tessuti, la riduzione della rigidità muscolare, il sollievo dal dolore e la promozione della guarigione dei tessuti.

Tecarterapia e laserterapia a confronto

Sebbene apparentemente simili queste due terapia sono molto diverse tra di loro. Diciamo che il laser è uno strumento puntiforme e adatto al dolore più localizzato, mentre la tecar si utilizza quando è più esteso.

Laserterapia

Tecarterapia

Durata

5-20 minuti

25-30 minuti

Precisione

Più preciso

Meno preciso, più profondo ed esteso

Cicatrizzazione

Molto cicatrizzante

Poco cicatrizzante

Drenaggio

Poco drenante

Molto drenante

 

Ma quindi… meglio laserterapia o tecarterapia?

La scelta tra le due terapie dipende dalla condizione del paziente, dalla sua risposta al trattamento e dalle preferenze del medico e fisioterapista. Diciamo che quando il paziente si presenta nello studio di fisioterapia a partire da un referto medico si stabilisce un programma terapeutico e il tipo di strumento necessario.

Quando è meglio laserterapia o tecarterapia: esempi e casistiche

Ad esempio, se un paziente è caduto dalle scale e presenta una distorsione alla caviglia con gonfiore e versamento si opterà per la tecarterapia; al contrario, se il paziente ha subito uno strappo muscolare sarebbe meglio la laserterapia.

O ancora: se siamo di fronte ad un caso di lesione muscolare la scelta se è meglio laserterapia o tecarterapia dipende innanzitutto dalla dimensione della lesione. Se questa è superiore a 5 centimetri e produce un bel versamento allora sarà necessaria una tecarterapia con alte capacità drenanti e in grado di coprire superfici più estese. Al contrario, se la lesione è molto piccola allora sarà più indicata la laserterapia data l’alta capacità di cicatrizzazione. E lo stesso vale per le tendiniti.

Ma fare esempi come questi potrebbe esser forviante, perché ogni caso va veramente valutato nel suo complesso. E a stabilirlo, ovviamente, è un medico specialista!

 


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